24 Maggio – 6 Giugno 2014 | Impact HUB, Trieste
So come non ascoltare le parole, è un gioco facile, di fughe e smarrimenti.
Il silenzio non lascia scampo invece, pretende d’essere sentito. Capito. Tradotto in verità.
Lara cerca silenzio perchè ha voglia di ascoltare.
Lo fissa e non ha fretta.
Sa che ogni silenzio ha il suo preciso momento per essere raccontato.
M’incanta con favole silenziose ed io rimango a guardare,
sospesa tra le cose e la loro assenza.
E mi sistemo dentro il nero fitto delle sue foto, che è spazio non detto, che sa tacere.
Così mi perdo tra le labbra stanche di vecchie parole e desiderose di nuova passione.
Sto là, a godermi l’affanno delle anime, ogni singolo battito ed il fruscio della pelle che si cerca.
Lascio due cuori al loro bacio per raggiungere una donna nuda ed un posto nero accanto a lei.
Ed è di nuovo silenzio.
Mi siedo e appoggio la testa sulla sua spalla, sento il frastuono dei suoi pensieri e sorrido per i suoi dubbi, che sono puri e belli, ancora.
Più in là, una bambina m’insegna a far vibrare l’aria e a riempire d’innocenza le corde stridule dei miei violini, un vecchio uomo accompagna di saggezza le nostre composizioni e non è l’armonica che sento suonare ma la fatica delle sue mani, la stanchezza del suo fiato.
Pensieri muti di volti sconosciuti.
Questo sono gli scatti di Lara.
Soffi d’animo che non hanno consistenza, pesano per sottrazione, lei sa come togliere il superfluo, per dare spazio alla trasparenza.
Io credo alle sue favole quando la guardo danzare tra le cose, piena di vita e di coraggio.
Per Lara il nero non è buio.
Il silenzio non è vuoto.
Laura Onorato
www.milleviolini.it